Quartiere Olimpico

Associazione La Rotonda

Le Olimpiadi sono un grande evento globale, capace di affascinare e coinvolgere il mondo intero mettendo in gioco persone, risorse, valori, dinamiche globali e locali in un dispositivo complesso, non privo di tensioni e ambiguità. Quartiere Olimpico richiama simbolicamente la composizione del nostro territorio abitato da 72 etnie (30% degli adulti è straniero e 40% dei minori) e il desiderio di trasmettere con lo sport valori fondamentali di convivenza, accoglienza, rispetto ad adulti e ragazzi. Come avviene durante le Olimpiadi, anche a Baranzate si respira una dimensione mondiale: basti pensare che le classi di prima elementare sono costituite al 90% da bambini stranieri. Come poter veicolare quindi contenuti di natura educativa, preventiva garantendo inclusione sociale a ciascuno, in contesto dove la comunicazione linguistica e culturale spesso non sono semplici? Lo sport garantisce la possibilità di facilitare i processi di inclusione sociale in maniera immediata rispondendo alla necessità di ciascun bambino di poter essere protagonista del proprio tempo in maniera fisica e dinamica. I bambini di tutte le etnie e religioni, hanno infatti il bisogno di affermare la propria identità in formazione attraverso il corpo: il corpo non è solo presenza, ma anche possibilità di sperimentare i propri limiti e divenire così veicolo di cambiamento. Lo sport quindi è un canale privilegiato attraverso il quale a ciascun bambino è data la possibilità di poter esprimere se stesso in maniera sana ed apprendere modalità corrette di relazione con il contesto sociale all’insegna del rispetto, del reciproco confronto e della valorizzazione delle differenze.

E’ innegabile che i giochi olimpici conservano un richiamo simbolico molto potente: fair play, partecipazione, amicizia, lealtà, solidarietà, impegno, rispetto, coraggio, miglioramento di sé, pace, uguaglianza e internazionalismo. Il nostro quartiere rappresenta pertanto il contesto adatto per provare a sperimentare un parallelismo forse azzardato, ma che potrà favorire nei destinatari finali della proposta, la nascita di un forte senso di appartenenza al territorio facilitando la loro integrazione e quella delle famiglie di provenienza.

 

Il progetto prevederà quindi l'apertura della palestra gestita da Polisportiva OSAB 1990 anche a tutti quei bambini/adolescenti che normalmente sono esclusi dalla pratica sportiva perchè troppo costosa per le loro famiglie. Verranno organizzati 4 momenti di attività sportiva (modulata in base alle età) condotta da allenatori qualificati (OSAB) affiancati da educatori che normalmente prestano la propria attività presso il servizio educativo per minori offerto gratuitamente dall'Associazione La Rotonda, attivo sul territorio da 11 anni. Nel corso delle attività sportive verrà inoltre offerto un servizio di mediazione culturale per i bambini e le famiglie di cultura araba a cura di un operatore esperto in modo da facilitare maggiormente la comunicazione e l'inclusione sociale.

 

Il progetto propone un percorso che attraverso lo sport veicoli contenuti educativi anche in tema alimentare e a questo scopo verrà organizzato uno sportello sanitario a libero accesso aperto due volte alla settimana e gestito da un'infermiera esperta di nutrizione infantile, con una particolare esperienza nelle tradizioni alimentari delle diverse etnie. Parallelamente verranno organizzati periodicamente incontri con i genitori dei partecipanti a tema nutrizione.

 

 Vista la pregressa collaborazione che l'Associazione La Rotonda intrattiene con l'istituto comprensivo "G.Rodari" presente sul territorio, il progetto prevede un maggiore collegamento tra realtà scolastica e attività sportiva: riteniamo infatti che stili di vita sani determino anche un miglioramento globale nel benessere di bambini e ragazzi e possano quindi positivamente incidere sui rendimenti scolastici. Per facilitare il processo di integrazione tra scuola e sport e offrire uno strumento di supporto al benessere psicofisico dei minori, verrà predisposto uno sportello psicopedagogico a libero accesso sia durante le lezioni scolastiche (una volta a settimana) sia aperto in due pomeriggi di sport. Lo sportello sarà curato dalla medesima psicologa in modo da meglio sottolineare la continuità educativa tra gli spazi dentro e fuori l'edificio scolastico.

 Per supportare il lavoro sul campo di allenatori, educatori, psicologa e infermiera verrà organizzata una formazione dedicata a fornire strumenti in tema di prevenzione di comportamenti a rischio marginalità anche in collaborazione con il NOA presente sul territorio. Inoltre verranno garantiti momenti di supervisione collettiva e di equipe di progetto.